Vizi e virtù
'L fa 'l mistér
del Michelàs, maià, béi e 'ndà a spàs. |
![]() |
Fa il mestiere del
Michelazzo, mangiare, bere e andare a spasso. |
E' una vita che tutti vorrebbero fare: mangiare, bere ed andare in giro, ma per campare bisogna anche lavorare: prima il dovere e poi il piacere. |
'l vàl pü éghen che saéghen. |
![]() |
Vale più avere beni che essere saggi e istruiti. |
Non sempre la sapienza e la conoscenza si traducono in considerazione sociale; spesso chi è ignorante, ma ha ricchezza è considerato di più di chi sa. |
'l vàl pü la
pràtica che la gramàtica. |
![]() |
Vale più saper fare
le cose che sapere solo la teoria. |
Molto spesso la conoscenza solo libresca senza esperienza non è sufficiente, bisogna aver sperimentato di persona per venirne a capo. |
'Na mèrda e po' s'ciàu, tön zü 'na fèta 'ntant che l'è càlda. |
![]() |
Finiamola di parlare, prendine una fetta finché è calda. |
E' una frase attribuita ad una signora di Pezzo che la disse volendo concludere una conversazione perché la polenta che aveva versato si stava raffreddando. |
A laurà cui màcc,
e cun la tèra zelàda sé fa gatìa giurnàda. |
![]() |
A lavorare con i matti e con la terra gelata, si fa un cattivo lavoro. | Lavorare con chi non si comporta bene, o quando il tempo non è propizio, vuol dire fare un cattivo lavoro. |
A tàola e a lét, sgà mìga de éi rispèt. |
![]() |
A tavola e a letto non bisogna avere falsi pudori. |
Quando si era invitati a pranzo bisognava fare onore al padrone di casa mangiando di gusto, così come nei rapporti intimi non bisognava avere falsi pudori, ma godere dei piaceri che cibo e sesso possono dare. |
Cantà u nu cantà
l'è àch tüt üna, l'è méi cantà che sta le a bacà la lüna. |
![]() |
Cantare o non cantare
è la stessa cosa, meglio cantare che dare i numeri. |
Quando non ci sono alternative, è meglio scegliere la soluzione più vivibile che vivere sempre arrabbiati. |
Chél che 'l gà 'n
cör 'l gà 'n bóca. |
![]() |
Quello che pensa te lo dice in faccia. |
Non sempre aiuta a vivere più tranquillamente, ma certo è meglio la sincerità che il raggiro o la menzogna. |
Chi che gà 'l pà
gà miga i déncc, chi che gà i déncc gà mìga 'l pà. |
![]() |
Chi ha il pane, non ha i denti e quelli che hanno i denti non hanno il pane. | Sembra un destino che ci sia sempre qualcosa che impedisce il raggiungimento dei nostri obiettivi: da giovani mancano i soldi, da vecchi manca la forza. |
Chi che gà mìga
antadór, i sé ànta de par lór. |
![]() |
Chi non ha nessuno
che lo vanti, si vanta da solo. |
A tutti fa piacere il riconoscimento degli altri, ma è insopportabile quello che continua a vantarsi di quello che fa. |
Chi che gà tòrt i óza pü fòrt. |
![]() |
Chi ha torto grida più forte |
Per coprire la mancanza di argomenti in una discussione spesso si ricorre alla sopraffazione sonora della voce altrui e non si accetta il confronto. |
Chi che öl,
vàghies, chi nu öl màndies. |
![]() |
Chi vuole una cosa
vada a farsela, chi non la vuole mandi qualcuno. |
Se uno è veramente interessato ad ottenere qualcosa deve impegnarsi in prima persona e non delegare ad altri il compito. |
Chi nu l'ha 'n cör
l'ha 'n gàmba. |
![]() |
Chi si dimentica una cosa deve sopperire ritornando a prenderla. |
Quando una persona è distratta e non si concentra su quello che sta facendo, spesso dimentica alcune cose e deve ritornare sui suoi passi per recuperarle. |
Chìi chè gà paöra
del pecà i mòri cul cül pelà |
![]() |
Quelli che hanno paura del peccato, muoiono col culo pelato | Se non si è disposti a sporcarsi le mani e a rischiare di sbagliare, non si otterranno mai risultati importanti. |
Fin chè ghè n'è viva 'l rè, quànt chè ghè n'è pü ardóm tücc 'n sü. |
![]() |
Fin che ce n'è, viva il re, quando non ce n'è più guarderemo tutti in su. |
E' l'invito a non sperperare inutilmente quando le cose vanno bene, perché verranno sempre momenti in cui la fortuna gira e non avremo più mezzi per far fronte alle difficoltà. |
Galantóm e
brigàncc, dòpu mòrcc i è tücc sancc. |
![]() |
Galantuomini e
briganti, dopo morti sono tutti santi. |
La morte è la grande livellatrice sia tra i ceti sociali, sia per gli stili di vita: alla morte di una persona si fa sempre il panegirico delle sue virtù. |
La ròba de furtüna la pàsa 'n frèsa, cùme la lüna |
![]() |
I beni avuti per
fortuna passano in fretta, come la luna. |
Chi si ritrova tra le mani i soldi e non ha sudato per guadagnarli, è portato anche a spenderli con disinvoltura, poiché non sa quanto è duro guadagnarli. |
La ròba del cumü, l'è ròba de nigü. |
![]() |
Le cose del comune non appartengono a nessuno. |
Se non c'è senso civico nelle persone, passa l'idea che le cose comuni non vadano rispettate come le proprie e quindi vengono usate senza cura e attenzione. |
Li bùne li và, li gatìe li óla. |
![]() |
Le buone notizie si
diffondono, quelle cattive volano. |
Le notizie cattive ottengono più ascolto e passano più velocemente di bocca in bocca perché suscitano più interesse di quelle buone. |
Li robe fàte per
fòrsa, li vàl 'na scòrsa. |
![]() |
Le cose fatte per
forza non valgono niente. |
Se fai le cose solo perché sei obbligato o perché è il tuo dovere, ma non c'è passione in quello che fai, il tuo lavoro avrà poco successo e non servirà. |
Màl che se öl, pecà nu gòdel. |
![]() |
Male che si vuole, è un peccato non goderselo. |
Quando uno è stato avvisato e messo in guardia sui pericoli, ma decide comunque di affrontare i rischi, non deve lamentarsi se poi qualcosa va storto. |
Palànche
risparmiàde, dùe ölte guadagnàde. |
![]() |
Soldi risparmiati è come averli guadagnati due volte. |
La capacità di risparmiare denaro permette di acquistare più cose, come se i soldi fossero di più di quelli che si hanno effettivamente. |
Pìgru a mangià pìgru a laurà. |
![]() |
Pigro a mangiare pigro a lavorare |
L'abitudine a fare le cose con calma può essere una virtù, ma anche un difetto; a volte è necessario agire velocemente ed essere allenati a farlo. |
Quant che la mèrda
la monta 'n scàgn u la spüsa u la dà dàgn. |
![]() |
Quando una merda
occupa una posto importante, o si dà tante arie o combina disastri. |
Quando una persona di poca intelligenza va ad occupare responsabilità di comando, c'è pericolo che combini disastri o che si esalti troppo. |
Tignì a mà de la
spìna e lagà 'ndà del cucù. |
![]() |
Risparmiare sul poco e scialacquare sul tanto. |
Un tempo il vino veniva conservato in botti di legno che avevano un'apertura più grande (cucù) ed una più piccola (spina) da dove si spillava il vino. |
Tròpa cunfidànsa la fa pèrdi la creànsa. |
![]() |
Troppa confidenza fa perdere il rispetto. |
Per avere autorità sui figli, i genitori dovevano mantenere una certa distanza dai figli e non giocare a fare i fratelli o le sorelle maggiori. |
Vistì sü bé po' a
'n pàl 'l pàr en cardinàl. |
![]() |
Vestito su bene anche
un palo fa la figura di un cardinale. |
Si dice che l'abito non fa il monaco, ma questo proverbio ci avverte che però spesso presentarsi bene aiuta ad essere tenuti in considerazione. |