Còren de àl ràbia  

Quota = 3240 mi ”còrni de àl ràbia visti dal ”pàs de galinèra; a sinistra la ”ròcia baitù.

Tipologia = Sporgenze rocciose.

Posizione: a nord della ”àl ràbia, a est di ”pùnta adamì, a sud della ”àl galinèra, ad ovest della ”ròcia del baitù.

Descrizione: dorsale che partendo dalle cime della ”ròcia del baitù va a congiungersi con la ”pùnta adamì mantenendo sempre un'altitudine attorno ai 3200 m.

Etimologia: còrni da accadico ”qarnū corno, punta, corna della luna, a greco κέρας cima, corno, a latino cornu  corno, vetta, ala di un esercito, ramo di un fiume, a dial. ”còren; nel caso dell'orografia gli attributi animali sono dati alla terra e le sporgenze rocciose sono dette ”còrni, còrign, cornèle, cornàsch, còrna;
àl da sumero ”ba-al scavo, aprire un canale, a ebraico bālal scorrere, a greco αὐλών vallone, a latino”vallis valle a dial. ”vàl, ”àl;
ràbia da accadico ”ra'ābu essere rabbioso, infuriare, latino ”rabies rabbia, collera, dial. ”ràbia.

Storie o leggende: i disastri causati dalla ”àl ràbia (da www.comune.sonico.bs.it)

25 ottobre 1614
Di notte l’inondazione con «grandissima invasione dell’Oglio “et altre acque” provoca varie rovine a Sonico
Bianchi
18 ottobre 1738
Escressenze delle acque, cioè fiume Oglio e valli” provocano in molti paesi valligiani danni a case, ponti, strade e fucine; tra i paesi colpiti c’è sicuramente Sonico
R. Putelli
5-6 dicembre 1739
Inondazioni in Valle con “universal stragge di strade, argini, ponti ed edifici” in molti paesi fra cui certamente Sonico
R. Putelli
30 agosto, 1 settembre 1757
Il dì 30 agosto tutto il giorno cadde pioggia e la notte seguente con lampi incessanti e tuoni orribilissimi venne una pioggia dirottissima che gonfiò talmente tutte le acque con inondazione tale ch’aricordo di uomo mai più la
simile con tanti danni in tutta la Valle”. A Sonico si sono registrati danni a due argini, 4 acquedotti, prati e campi, due ponti sul Remulo, 4 ponti sulla Valle di Rabbia, mulini, case e strade
R. Putelli, Favallini
1766
Una colata detritica deposita lungo la Val Rabbia detrito a grandi blocchi contro la sponda destra dell’Oglio (dove sarà realizzata nel 1828 la Regia strada).
Documento notarile dell’Archivio di Brescia, redatto a Sonico adì 27 Luglio 1769
1789 autunno
Rovine in Valle per inondazioni, cade il ponte Dassa a Sonico
R. Putelli
31 luglio 1792
I deputati di Valle discutono sull’ammontare dei danni subiti dal ponte chiamato Dassa nel territorio di Sonico al quale «irruzioni dell’Oglio hanno divelto i sostegni e porzione ancora del fabricato». La ricostruzione del ponte, caduto nell’autunno del 1789, era stata decisa a spese pubbliche il 2 gennaio 1792 ed appaltata il 9 marzo 1792 a mastro Simone Boniotti da Sellero (“fattura dello arco di pietra mancante”): la nuova rovina è quindi situabile tra la primavera e l’estate 1792
R. Putelli
5 agosto 1825
Una straordinaria piena della Val Rabbia distrugge il ponticello di Rino e altri due ponti posti più a valle. i grossi blocchi depositati alla confluenza con il Fiume Oglio ne hanno causato un temporaneo sbarramento con formazione di un laghetto che arrivava quasi a ponte Dassa.
Documento inviato da Edolo all’I.R. Delegazione provinciale di Bergamo.
13-14 settembre 1828
Nuova colata lungo la Val Rabbia
Settembre 1829
Il tratto dalla Cascina Calvi allo scoglio Dazza ... è stati molto danneggiato dalle ultime piene del Fiume Oglio e dale irruzioni del Torrente Rabbia ... Il ponte detto di Dazza in due archi è quasi ostruito nelle sue luci a motivo del deposito di assai grossi macigni che la Valle Rabbia fece nel Fiume Oglio al disotto del ponte medesimo, per cui si fa ora di tutta necessità il togliere cotale ingombro coll’opera della mina e prolungare l’ala sinistra all’imbocco fin contro la Regia Strada nel tratto superiore al ponte dopo la Cappelletta di Sonico, costruendola a guisa di arca onde resistere possa all’urto delle piene.
Relazione diretta all’ I.R. Delegazione Prov.le di Bergamo.
Fine agosto – inizio settembre 1839
Una nuova colata lungo la Val Rabbia ostruisce quasi completamente il ponte Dazza per deposizione di grossi blocchi scesi dalla Val Rabbia e deposti nell’Oglio sotto al ponte.
In geniere di delegazione riferisce all’I.R. Uff. Provinciale della Pubbliche Costruzioni
2 settembre 1839
Una grande pioggia causò frane nella “Vale Rino”, con caduta di un ponte, danni al follo ed al torchio, sradicamento di alberi di noce
Marotta – Rizzi – Rosa
11 Settembre 1869
Il Torrente Rabbia a Sonico nell’11 Settembre 1869, ostruendo l’Oglio con immensa piena generò un lago, che poi venne empito
Rosa G. 1881 – La Valle Camonica nella storia di Gabriele Rosa
11 settembre 1869
La Val Rabbia trascina nell’Oglio una frana staccatasi dal monte Campo, ostruendone per qualche tempo il corso con formazione di un laghetto, le cui acque tracimando lì poco al di sotto di S.Andrea, andarono man mano
approfondendo il loro corso ed abbassando perciò il livello del lago, finché giunse il momento in cui questo disparve e rimase prosaicamente l’Oglio che rode i prati di Paissone e sotterra il ponte Dassa
Cozzaglio – Il Camuno – Rizzi – Rosa
Autunno 1882
La natura stessa ... distrusse in Valcamonica un bellissimo ornamento per darci una cosa utile; essa coll’improvviso riversamento del gran cumulo di materiali della Val Rabbia aveva fatto rigurgitar l’Oglio, tra Edolo e Sonico un pittoresco laghetto... Le acque del laghetto, tracimando lì poco al di sotto di S. Andrea, andarono man mano approfondendo il loro corso ed abbassando perciò il livello del lago. In questi ultimi anni la Val Rabbia manda di nuovo materie, e tante, che nel settembre 1869 si ritornò alla fase di laghetto, il quale fu ben più piccolo dell’antico e lungo ½ chilometro elevandosi a 6 metri sul livello del fiume prima della piena. Ad onta dei lavori del Genio Civile che si fanno per tenere sgombro il letto del fiume, la pendenza dell’Oglio a monte del confluente è mitissima, ed in breve tempo il piccolo lago fu colmato di ghiaia, sotterrando completamente i due ponti che si fecero uno sopra l’altro per passare il fiume e tuttora prosegue l’interrimento a segno che il nuovo ponte Dassa, ben più alto dei due vecchi, è ostruito fino quasi alle imposte degli archi. L’antico laghetto di Edolo avrà avuto una lunghezza massima di 4 km ed una larghezza media di 500 m. alcuni vecchi di Sonico e di Edolo narrano di esso e gli assegnano limiti che all’incirca coinciderebbero colle livellazioni da me fatte, per cui non riterrei tanto lontana la sua scomparsa.
Conoidi e bradisismi in Valcamonica, inserito nella Rivista del Club Alpino Italiano, anno 1893, N. 11 e 12 (pgg. 361 – 364; 394 -395).
Estate 1895
La Val Rabbia distrugge nuovamente il ponte in costruzione
Estate 1911
Piena straordinaria del Torrente Rabbia che distrugge il ponte di Rino con luce di 12 m (le spalle sono nell’ampio alveo) e altezza di 3.0 m
26 ottobre 1952 e luglio 1953
La popolazione di Rino e Sonico è preoccupata per le acque limacciose del Torrente Rabbia
Comune di Sonico ad enti vari, 12 agosto 1953
Settembre 1960
Interruzione della SS42 ed isolamento dell’Alta Valle Camonica
Agosto 1985 In seguito alla piena, l’alveo del Torrente Rabbia si rende sovraccarico di detriti, per cui viene disposta la rimozione di 500mc di materiale al ponte di Rino
Regione Lombardia, 2 dicembre 1985 ad enti vari
Luglio 1987
Intensi fenomeni di trasporto solido hanno interessato il tratto inferiore dell’asta torrentizia, mentre sul versante destro della Valle si è registrata la mobilitazione della porzione inferiore della Frana di Pal. Il torrente ha esondato nel territorio comunale e nell’agglomerato in località Dane, provocando gravi danno alle infrastrutture ed alla campagna.
4 luglio 1987
Frana in località Valli Rosse, con il coinvolgimento e la distruzione di 6 autovetture parcheggiate sulla strada a circa 200 metri a valle del Ponte del Guat. In seguito all’evento è stata prevista la costruzione della galleria nel tratto di strada interessante l’area di dissesto
26 settembre 1987
Riattivazione della frana della Val Rabbia di Rino, in corrispondenza ad un’onda di piena con trasporto di materiale litoide. Danni: lesione del ponte sulla strada di collegamento con il capoluogo. Misure e opere di prevenzione adottate in seguito all’evento: rifacimento del ponte con allargamento della campata e sistemazione dell’alveo.
27 settembre 1987
Alluvione del torrente Remulo in Val Malga e frazione Rino. Danni: distruzione del ponte in località ponte del Guat e della stazione di partenza della teleferica Enel attigua; distruzione del ponte in località Faet; distruzione del ponte nel nucleo abitato di Rino e di due fabbricati. Misure e opere adottate in seguito all’evento: rifacimento dei ponti con campata allargata; rifacimento dell’alveo ed arginature nel tratto interessante l’abitato di Rino
Settembre 1999
Importante evento di piena con elevato trasporto solido che ha parzialmente distrutto alcune opere di difesa lungo la conoide della Val Rabbia
Luglio 2006
Le forti piogge della fine del mese di luglio accompagnate dall’innalzamento termico e dallo scioglimento delle nevi in quota fa registrare tre colate detritiche che raggiungono progressivamente quote più basse sino alla confluenza in Oglio
 27.07.2012 Ore 20.00
Un forte temporale si scatena sulla zona dei Comuni di Malonno, Sonico e Edolo. Pochi minuti e un forte rumore che scende verso valle si sente fino al paese di Malonno. Una frana si è staccata ad alta quota ed è scesa per la Val Rabbia passando per l'abitato di Rino di Sonico.
6 novembre 2014
Dopo i violenti nubifragi che si sono abbattuti su gran parte del Bresciano e Valle Camonica, la situazione sta tornando alla normalità. La pioggia è diminuita di intensità già nella notte e anche a Sonico è trascorsa tranquilla dopo l’allarme scattato ieri e il monitoraggio della zona del ponte della Val Rabbia. Ha funzionato il presidio da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Edolo e della Protezione Civile di Sonico e per tutta la notte in municipio è stata attiva l’UCL. Il presidio da parte dei vigili del fuoco di Edolo e della protezione civile di Sonico rimarrà anche nella giornata odierna fino alla cessazione dello stato di allerta.