Rifùgio garibàldi  

Quota = 2548 m

Tipologia = Rifugio alpino

Posizione: a nord del ”làch del veneròcl, ad est del ”calvàre, a sud della cima Nino Calvi, ad ovest della ”pónta del veneròcol.

Descrizione: il rifugio, situato ai piedi della parete nord dell'”adamèl, dispone di 98 posti letto ed è aperto da inizio giugno alla fine di settembre. E' di proprietà del C.A.I. di Brescia ed è il punto di partenza per le escursioni sull'”adamèl.

Etimologia: rifugio da accadico palāḫu avere paura, greco ”φεύγω fuggo, latino ”fugio fuggire, scappare per paura; il ”re davanti indica un movimento contrario, quindi non fuggo più ho un posto dove non ho più paura e quindi non ho più bisogno di fuggire, un posto sicuro da accadico ”redû torno indietro, faccio il contrario, latino ”re preverbio che indica movimento indietro;
garibàldi dal nome dell'eroe dei due mondi. (Vedi sotto)

Storie o leggende: il vecchio rifugio Garibaldi, situato nella conca del Venerocolo a quota m. 2548, venne costruito nel 1894, con grande sforzo della Sezione. Fu realizzato anche per spirito patriottico degli alpinisti italiani per non essere meno degli alpinisti austriaci , che avevano costruito il rifugio Mandrone. Il nome Garibaldi fu scelto per ricordare lo scontro avvenuto a Vezza d’ Oglio il 4 luglio1866 tra austriaci e garibaldini, conclusosi sfortunatamente per questi ultimi.  Durante la prima guerra mondiale il rifugio fu trasformato nell’ infermeria Carcano, che faceva parte di un grosso complesso militare costruito nella zona. Il vecchio rifugio rimase attivo fino al 1958, quando venne sommerso dalle acque del lago nato dalla costruzione della nuova diga. Nel 1959 venne inaugurato l’ attuale rifugio costruito dall’ ENEL in sostituzione del più  “storico” vecchio rifugio. (da www.cai.bs.it)