Ìscla

Quota = 830 - 890 mun tratto della zona di ”ìscla con il ristorante, un tempo ”osterìa

Tipologia = Nucleo di case, prati

Posizione: sulla S.S. 42, alla confluenza tra l'”öi de món e l'”öi del tunàl, a nord di ”san brìsio, a est di ”lìt, a sud di ”commedèra, a ovest della ”val finàl.

Descrizione: si tratta di due località limitrofe, una costituita da un nucleo di case ed un albergo un albergo, e l'altra di alcune baite e prati attraversati dalla ss 42, posti a sud-ovest della precedente.

Etimologia: da accadico ”isqu porzione di terra, parte, zona delimitata da confini, al lat. ”insula che però viene scritto anche ”iscla come testimonia il documento sottostante. Il significato è comunque quello accadico di zona delimitata o naturalmente dal mare o da altri separatori come fiumi, strade ecc. Molte volte il toponimo è usato in valle per indicare una zona che si trova in mezzo al fiume o alla confluenza di più torrenti.

Storie o leggende: Dell’812 è una lettera del papa Leone III all’imperatore Carlo Magno con cui gli comunica le incursioni fatte dai Mauri e le gravi sofferenze patite dalle popolazioni nelle isole di Lampedusa, Ponza e Ischia, per la quale ultima si ha l’espressione di Iscla maior.
"Ingressi sunt ipsi nefandissimi Mauri in insulam quae dicitur Lampadusa... Porro et hoc relatum est nobis: quod quadraginta naves de ipsis Mauris venerunt in insulam quae Pontias vocitatur, ubi monachi residebant, et praedaverunt eam. Postmodum vero egredientes ex ea, ingressi sunt in insulam, quae dicitur Iscla maiore, non longe a Neapolitana urbe"