Curtaöl 

Quota = 1130 - 1150 m

Tipologia = Nucleo di case, santuario

Posizione: nei pressi di ”viù, a nord di ”curùne, a est di ”traérs, a sud della ”scòrna, a ovest di ”picàze.

Descrizione: ιl Santuario di Cortaiolo, eretto nelle vicinanze dell'antica strada per Dalegno per onorare la Madonna, ha una storia che si perde nella leggenda di antiche pestilenze. Là dove inizia la "Scòrna", vetusta via acciottolata e scoscesa, unica strada che dalla Valeriana e dall'antico Avione portava al Castello, sorse fin dai primi anni del 1300 una cappelletta dedicata alla Vergine.
E' lungo la "Scòrna" che Tommaso Pedrini, in una tenebrosa notte, venne travolto dal suo cavallo impaurito. La Vergine, invocata, gli apparve e gli indicò la via, coperta da una lastra di ghiaccio, salvandolo. Per suo voto e a spese sue si ricostruì e si ampliò la cappelletta. Il Santuario dalla struttura massiccia, ma insieme armoniosa, dal piccolo profilo a volto, aperto nel 1686 davanti al portale, con le colonne di marmo, è un richiamo al viandante e al contadino per una sosta salutare.
Queste sono le tappe storiche del Santuario:
- 1397, si inizia la costruzione, mentre Vione è sotto il dominio di Galeazzo Visconti;
- 1451, Ognibene Biancardi lascia un legato per innalzare un campanile con campana;
- 1572, si istituisce il "Giuspatronato" della comunità con i legati di Tommaso Pedrini, Cattabriga;
- 1577, termina la fabbrica a spese sempre del Pedrini, il cavaliere salvato dalla Madonna.
Lo stile cinquecento della linea architettonica divide gli spazi con proporzione e simmetria: nel 1656 la Comunità fa scolpire l'ancona in legno e l'incentra nell'abside. Il paliotto dell'altare che riproduce la Natività fu commissionato dai pastori di Vione, nel 1700, ai fratelli Stradelli di Cles.
In un arco della navata è ricavata la Cappella dedicata a Santa Lucia e Santa Apollonia. Il quadro delle sante è collocato in un'ancona della scuola di Domenico Ramus. Nel 1954 il Santuario fu restaurato da Oscar di Prata.  
(Dal sito del Comune di Vione)

Etimologia: da accad. ”ḫarāṣu dividere, separare, a grecoχόρτος recinto, cortile, a lat. ”hortus recinto dove si mettevano gli armenti; nel medioevo la ”chortem era l'insieme dei terreni e delle case di un luogo  e questo è il significato di ”curtaöl che è diminutivo, piccola ”curtis.

Storie o leggende: La curtis era un insieme di terreni e case per la produzione agricola; si diffuse nell'Europa occidentale durante l'alto medioevo. La curtis serviva anche per difendersi dagli assedi di tribù nemiche. Generalmente la curtis si presentava divisa in due settori: la pars dominica (la domus del "signore") e la pars massaricia (da massarius "contadino"). La prima era riservata al signore ed era prevalentemente coltivata dai suoi servi, la seconda, divisa in campi chiamati mansi, era affidata in gestione ai coloni che in cambio erano tenuti sia a prestare giornate di lavoro gratis (corveès) sulle terre del signore, sia a concedergli una quota del raccolto, i tributi.